Sono sicuramente in molti, almeno di quelli vissuti nel secolo scorso, che collegano facilmente la "patata" con la Germania e le sue "kartoffeln"; furono questi grandiosi tuberi, importati in Europa dagli Spagnoli intorno al 1570 dall'America meridionale che salvarono tanta vite, e non solo di quelle popolazioni e in tante circostanze, dalla fame e carestie. Era sicuramente uno degli alimenti base della Germania durante l'ultimo conflitto e qualcuno avanza il sospetto che non fu un caso l'arrivo di una grave malattia della patata, fino ad allora sconosciuta in quei territori della peronospora che distrusse interi raccolti.
Con queste premesse, possiamo senz'altro affermare che i tedeschi sono degli "intenditori" di questo alimento e che quindi quando asseriscono esservene una variante particolarmente pregiata, ci si possa credere.
Anche in questo caso emerge una particolarità della città di Bamberg!! Infatti questo è il caso della caratteristica tipologia di patata colà prodotta... una produzione, peraltro limitatissima di tipo e forma particolare che gli hanno fatto appioppare il nome di "patata cornetto" (Bamberger Hornchen), inserita negli Eurodop e dichiarata "Patata dell'Anno" nel 2008.
Questo tipo di patata, conosciuta dal 1870 e la cui coltivazione richiede molte cure, ha una buccia rosa chiaro e una polpa giallo intenso, molto gradevole; risulta di gusto delicato, speziato e particolarmente adatto per insalata (ma fritte sono particolarmente croccanti); apprezzata in tutto il mondo e così conosciuta da venir messa in uno speciale paniere di 12 alimenti da salvare.

Ma poiché ci piace trovare analogie dalle nostre parti, ricorderemo che anche nei dintorni della città di Bergamo veniva prodotta una qualità particolare di patate ma in una così piccola quantità da essere conosciuta solo da una ristretta cerchia di cittadini.
Nella provincia però se ne produce un'altra ben più conosciuta, apprezzata e, guarda caso con caratteristiche "complementari" alla famosa "cornetto": parliamo della patata di Martinengo, alla sagra della quale partecipano ogni anno migliaia di persone.
La patata classica di Martinengo è di buccia gialla e mediamente liscia. La polpa è di colore bianco o leggermente giallo di consistenza media e farinosa; molto resistente alla cottura, per cui particolarmente indicata per ricette al vapore, al forno, purea e produzione di gnocchi.
In altri articoli abbiamo ricordato anche l'"affinità" agricola delle due città ma qui, sembra, i coltivatori orobici si sono superati riuscendo anche a riprodurre le varietà rosse, blu e viola... e certo però, non hanno mai ricevuto gli onori delle sorelle teutoniche... un po' di gelosia?

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