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Città della Cultura  (con la C maiuscola) e prima città industriale dell’Alta Franconia. 85.000 mila abitanti (circa 200 italiani - 8000 studenti universitari) – 250 ettari, attraversata da 2 rami del fiume Regnitz alla confluenza con il fiume Meno, all'inizio dello spartiacque europeo, del canale Reno –Danubio (o LudwigKanal) e circondata da una vasta area verde. Anche nella provincia sono numerosi i castelli, i santuari ed i palazzi storici. Detta la Roma tedesca perché la parte antica della città si stende su sette colline, e frequentata da un turismo di altissimo livello.

Dove si trova? A est di 90 km da Wurzburg (terminale della Romantische Strasse) e a 220 km Francoforte; a Nord di 70 km da Norimberga e 220 km da Monaco, (e, volendo, si potrebbe aggiungere a 700 km Bergamo). Il Municipio ha sede in un vasto edificio medievale (molto più grande, antico e bello, per esempio, di quello della città orobica). Riassuntivo di alcune cose notevoli :
*- Città medievale con notevole inserzione di architettura barocca, con palazzi all'altezza della sua antica importanza (2200 edifici vincolati dalle Belle Arti – in Italia, p.es., sono 270 a Bergamo). Menzione speciale nel 1975 per l’anno europeo della tutela dei monumenti. Monumento nazionale dal 1981 e patrimonio dell’UNESCO dal 1993. Nel’ ’86 spendeva già 12 miliardi di lire all’anno per il recupero e conservazione degli antichi edifici.
*- Cresciuta (di volume ed importanza) intorno al castello dei principi Babemberg intorno al VII secolo. Diviene capitale del Sacro Romano Impero con l’imperatore Enrico II (995- 1024) che nel 1007 la rese bella con l’intento di concorrere con Roma e ponendo al centro della piazza del Duomo una colonna segnava il “centro” del mondo; divenne sede del Principe-(Arci)vescovo (fino al 1802 principato indipendente, poi passato alla Baviera) e i possedimenti arrivavano fino in Austria e al Friuli!!
*- Il Duomo, costruito nel 1012, è un unico esemplare al mondo : a 4 guglie ma bicefalo (tardo romanico e proto-gotico) dopo la parziale ricostruzione dovuta all'incendio del 1185;
*- Alcune particolarità al suo interno : - la statua del “Cavaliere di Bamberga” (XIII sec., in molti libri di storia posto come simbolo della Germania o del Medioevo); - le spoglie dell’unico imperatore santo della storia (Enrico II di Baviera); - le spoglie di Santa Cunegonda, Santa protettrice della città; - le spoglie di Sant’Ottone e di Clemente II, unico Papa sepolto fuori dall’Italia. Vi furono sepolti anche Corrado III di ritorno dalla crociata (1152) ed il re Filippo di Svevia (1208). Si può ben immaginare quante cose si potrebbero descrivere sia sull'edificio che sul suo contenuto, come pure per le altre antiche chiese e il palazzo denominato "Vecchia Residenza".
*- Nella Chiesa Parrocchiale (1300) vi è la statua della Madonna di Bamberga (1306) famosa in Germania e da allora venerata e portata in processione ogni anno nella domenica dopo l’Ascensione.
*- Sulla collina più alta alle spalle della città vi è il castello medioevale (già citato nel 1109), perfettamente conservato – Altenburg - con una torre, da cui si domina a 360° anche la verde pianura circostante.
*- Fra il XV e XVI secolo fu uno dei centri più importanti dell'Umanesimo tedesco. Il primo libro stampato con illustrazioni risale al 1460.
*- nel Seicento divenne uno dei centri propulsori del barocco.
*- Al termine della guerra alle streghe (1633) si conteranno oltre 600 morti sul rogo in città (contava allora 120.000 abitanti) e dintorni.
*- L’Università è del 1647 con il nome di Academia Bambergensis. Oggi offre corsi di studio nei campi delle scienze sociali dell'economia e delle lettere, ed è chiamata Università “Otto-Friedrich”. Degli stessi anni è anche la costruzione del più antico Ospedale.
*- Klein Venedig – la piccola Venezia, è il nome di una zona vicino al centro della città che si affaccia su uno dei due rami del fiume Reignitz, abitata anticamente dai pescatori della città e che ricorda (ora molto vagamente) la nostra Venezia.
*- la Biblioteca antichissima e con moltissimi manoscritti medioevali.
*- Il Museo storico conosciuto a livello internazionale.
*- Nel giornale locale Bamberger Zeitung, fondato nel 1791, fu caporedattore per anni, intorno al 1807, il filosofo Friedrich Hegel.
*- Numerosi i tesori conservati in palazzi e chiese. 20 negozi di antiquariato e 10 gallerie, teatri e festival... Vasta isola pedonale in centro. Settimana dell’antiquariato. Importante attrattiva turistica con ottima organizzazione che, tra l'altro, da vita ad una Biennale a livello mondiale.
*- l'Orchestra Sinfonica (102 elementi) dal 1946 a livello mondiale. Nel 1808 ne fu direttore d’orchestra Eta Hoffman e, da decenni registar concerti e incide con la Deutsche Grammophon; Rai Radio 3 ha trasmesso varie volte, collegandosi al circuito di Euro Broadcast, i suoi concerti in diretta.
*- l'Osservatorio / Istituto Astronomico dal 1889. Ha brevettato un telescopio col quale ha scoperto negli anni ’60 un asteroide, che era sconosciuto ed ora si chiama Bamberg, e produce diverse pubblicazioni seguite a livello mondiale.
*- L’ing. Messerschmitt, inventore dell’aereo a reazione, era figlio del proprietario della più antica birreria in centro città, la straconosciuta Schlenkerla.
*- Dopo la fine prima guerra mondiale, per 2 anni fu capitale della Baviera al posto di Monaco, impegnata da moti insurrezionali, prima della costituzione della Repubblica di Weimar.
*- È una delle pochissime città tedesche ad aver subito pochissimi bombardamenti durante la seconda guerra mondiale (solo il 10% delle case ha subito danni). Un’intensa nebbia (per la quale gli abitanti sono tutt'oggi riconoscenti alla protettrice Santa Cunegonda) coprì tutta l'intera area durante il periodo più critico rendendo inutile l'intervento dell'aviazione alleata.

*- Gli abitanti di Bamberg, coscienti del valore a loro trasmesso dalla storia, hanno resistito negli anni '60 del secolo scorso ai tentativi di cementificazione (che sarebbe peraltro costata meno) dando il via, con un fondo cittadino ad hoc, a opere di restauro e recupero. Già negli anni '70 venivano spesi circa 6 milioni di euro all'anno per queste opere, che sono oggi studiate in tutte le facoltà di Architettura mondiali.
*- Capitale della birra. E’ la maggior produttrice di birra in Germania. 10 fabbriche (65 nel 1818 !!) per 50 tipi di birra ed un antico museo della birra (era nominata già nel 1122). Produzione unica e limitata di birra “affumicata” (Rauchbier).
*- è caratteristica di Bamberga la produzione, peraltro limitatissima, di un tipo particolare di patata, il tipo "cornetta", conosciuta ed apprezzata in tutto il mondo.
*- La Squadra di Basket, è stata citata più volte negli anni anche da Raisport perché competitrice nei tornei a livello europeo.
*- Bamberg è stata oggetto di tanti articoli giornalistici su tutte le testate internazionali di turismo e cultura (Selezione dal Reader’ Digest, Weekend Viaggi, Bell’Europa, ecc.) e apparsa anche su parecchi giornali locali; sono numerosissimi poi i suoi riferimenti reperibili su Internet.
*- Attualmente risulta avere gemellaggio anche con Tarvisio che, nel Medioevo, era nei confini meridionali dei possedimenti dei Babenberg e del suo Principe-Vescovo.


MA NON SOLO... la nostra cara città vanta anche di avere delle "sorelline" sparse per il mondo:

IN U.S.A.

IN CANADA
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IN AUSTRIA
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Nota di grande ammirazione per gli abitanti di Bamberg per quanto riportato da una rivista negli anni '90: "...Eppure all'inizio degli anni Sessanta la capitale ufficiosa di Carlo Magno stava per dire addio al suo centro storico, poiché appariva molto più facile buttar giù le vecchie case e sostituirle con una foresta di palazzi in vetro e cemento.
Quando i cittadini preoccupati lanciarono l'allarme, le ruspe avevano fatto alla vecchia Bamberga più danni dei bombardamenti. «La nostra antica città è come un braccialetto tempestato di gemme» mi disse il dottor Victor Harth, un medico del posto. “Se ne distruggiamo una parte, la distruggiamo tutta. Anche le piccole pietre preziose sono importanti per l'effetto generale del disegno”.
In qualità di presidente della Società per la Protezione dell'Antica Città di Bamberga, Harth cominciò a organizzare dibattiti, vendite e concerti di beneficenza, e inoltre istituì squadre di «sorveglianti» con il compito di scoprire tempestivamente eventuali segni di deterioramento o, peggio ancora, progetti di «riordino» urbanistico incombente. I membri della sua società mandarono lettere circolari ai proprietari delle vecchie abitazioni, dipinsero i nomi originali su molti edifici storici e crearono un fondo al quale attingere quando bisognava effettuare piccoli lavori e riparazioni. Stabilirono anche premi per le migliori proposte di restauro.
In breve la conservazione dei monumenti storici divenne il principale interesse di Bamberga. Nei primi tempi i finanziamenti arrivarono a rilento, ma, successivamente, lo stato, la regione e le autorità locali cominciarono a spendere ogni anno a questo scopo più di 6 miliardi di lire che, aggiunti ai contributi che giunsero da fondazioni private e religiose, salirono a quasi 12 miliardi. Già a metà degli anni ’80 meno della metà dei 1400 edifici di Bamberga con un'anzianità superiore ai due secoli aveva ancora bisogno di restauri.
Ma i lavori di rinnovamento possono significare considerevoli sacrifici finanziari per il singolo proprietario. Wolfgang Wunsch, maestro di cappella alla cattedrale, ha speso circa 215 milioni di lire per rimettere a posto una casa in stile tardo-gotico vecchia di 600 anni da lui comprata per un' inezia negli anni ‘70. «Era sulla strada che facevo per andare al lavoro» mi disse Wunsch «e, benché fosse disabitata e cadente me ne innamorai a prima vista.» Il fondo di assistenza creato da Harth gli mise a disposizione mezzo miliardo di lire. Oggi la casa a quattro piani, vista sul fiume, balconi di legno è una delle più graziose di tutta Bamberga. «Mi ci vorranno altri 20 anni per ultimare i lavori e 30 per pagare ipoteche e interessi» disse Wunsch «ma ne valeva la pena.»
I bamberghesi che hanno attinto al fondo sono stati più di 800. «Ma è giusto dire che ne ha beneficiato anche il resto della comunità» dice Harth. «Molto più alti sono i costi sociali di abitazioni brulle e anonime dove la gente vive come dentro scatole di sardine. Lo spirito umano ha fame di bellezza quanto il corpo ne ha di cibo, e una comunità reagisce in maniera positiva al fatto di vivere in un contesto esteticamente gradevole».
Vari sondaggi, compiuti fin dagli anni ‘80 da più settimanali hanno rilevato che "i cittadini di Bamberga sono sovente nelle classifiche tra i più felici abitanti della Germania".
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...e sulla città di Bamberga, ci sono nel sito altri articoli correlati :
**- Il Cavaliere di Bamberga
*- Bamberga sulla stampa italiana
*- A Tarvisio c'è l'eco del Vescovo di Bamberga
*- I Mille anni del Duomo
*- Enrico II il Santo, Imperatore del Sacro Romano Impero
*- Enrico II, l'Imperatore Santo, a Bergamo
*- Castrum Babenberch, Babenberg, Bamberga…
*- Limes Romanus... che c'entra con Bergheim?
*- l'Apocalisse di Bamberga
*- ..a Bamberga anche Plinio il Vecchio...
*- se la primavera quest'anno inizia il 21 marzo
*- Albrecht Pfister, Comino Ventura, ecc.
*- Le antiche chiese dedicate a San Michele
*- Da un antico castello si domina la città
*- ... un giallo nell'antica città
*- la città nei francobolli e nelle banconote
*- Asteroide 324 Bamberga
*- Diari di viaggio
*- Un’altra bella trovata a Bamberg
*- momento triste per Bergamo… ma da Bamberg…
*- Una visita alla città degli "Ortolani"
*- la famosa patata "cornetto"
*- Rauchbier uber alles
*- la capitale della birra
*- Il mercatino di Natale di Bamberga
*- fare il giro dei Presepi a Bamberga e a Bergamo
*- La piccola Venezia del Nord
*- ma dove vai bellezza in bicicletta..
*- un gran bel viaggio... la "Romantische Strasse"
*- ..erano i tempi di Francesco Giuseppe I
*- ..ti ricordi del giro a Bamberga?
*- emozioni da brividi
*- la città sulla stampa
*- dal Mare del Nord al Mar Nero
*- In Germania... si ma dove?
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...con affinità in Italia...
Bamberga ha delle grandi somiglianze anche con una bellissima e storica città italiana...
Scoprilo qui...!

...e che è anche un Cognome italiano.
Non certo tra i più diffusi ma è il richiamo alla storica città che lo rende “importante”...
Leggi altro cliccando qui...

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