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Nella "prima pagina" abbiamo visto che nel mondo sono sparse altre cittadine con lo stesso nome BAMBERGA... bene, in Italia vi è però una città che, pur non avendo lo stesso identico nome, condivide con questa non poche caratteristiche. Per esempio nel nome ha la stessa radice BERG (montagna), ma è anche simile per Dimensioni, Geografia e Struttura per non parlare poi di Storia, Cultura e Sport... e si potrebbe arrivare a dire anche che i loro abitanti portano nel sangue le comuni origini montanare e agricole. E quale sarebbe questa città italiana? Andiamo a scoprirlo...

Le due città di cui si parla, Bamberga e B..., affondano le loro radici nella lontana storia della civiltà pre-romanica quando entrambe erano poco più che villaggi (germanico, degli Alamanni, uno e celtico, dei Cenomani, l’altro). Tutti i popoli indoeuropei, si sa, derivano dalla frammentazione dell'originario popolo protoindoeuropeo e condividevano, oltre al patrimonio linguistico, anche numerosi tratti socio-politici, religiosi e culturali, ma le popolazioni germaniche resistettero all’occupazione romana che plasmò invece, lasciando tantissimi segni, le popolazioni celtiche (o galliche, come i romani le ribattezzarono). Sicuramente però almeno alcune delle popolazioni di varia origine che passarono/invasero la Lombardia (Visigoti nel 270 e 402 con Alarico, Unni di Attila nel 450, Vandali e Alani nel 457, Ostrogoti di Teodorico nel 470, Eruli con Odoacre nel 474, i Borgognoni guidati da Gundobado nel 520 e i Goti di Vitice nel 539) avevano interessato anche i territori della Franconia.
Entrambe comunque ebbero occasioni di condividere la dominazione nei secoli successivi dapprima sotto i Longobardi, giunti in Italia nel 568 e governanti per i successivi 200 anni e poi sotto i Franchi, sopragggiunti aldiqua delle Alpi nel 754.
Era il 25 dicembre 800 quando Papa Leone III incoronò il Re franco Carlo Magno come imperatore, ripristinando il titolo in Europa occidentale (più di tre secoli dopo la caduta dell'Impero Romano d'Occidente nel 476) e influenzando di molto la struttura sociale e la storia europea.
Il titolo continuò nella famiglia carolingia fino all'899, dopodiché fu conteso dai sovrani d'Italia in una serie di guerre civili con protagonista il pretendente italiano, Berengario I, che muore nel 924.
Ma ancora la pianura padana, per esempio, Bergamo (che nonostante le invasioni e guerre tra duchi e tra conti, era diventato un notevole borgo), nel 922 riceve la “visita” poco gradita e il saccheggio da parte degli Ungari. Ma infine, il titolo passa nel 962 a Ottone I, re di Germania, che, incoronato come successore di Carlo Magno, darà inizio a una continuità dell'impero di oltre otto secoli. Questi assorbì anche il titolo di Re d’Italia sconfiggendo Berengario II, arestandolo nella rocca di S.Leo e confinandolo a Bamberga dove muorì nel 966.
Intorno all’anno 1000, nonostante continue guerre locali, la dinastia degli Ottoni è al comando dell’impero e di questi l’ultimo, e unico nella storia degli imperatori, sarà eletto Santo della Chiesa cattolica. Enrico II il Santo (Hildesheim, 06/05/973 – Grona, 13/07/1024) fu Imperatore e Re d'Italia.
Nel 1004, un avvenimento che nelle cronache unisce in qualche modo i nomi delle due città in oggetto: l’imperatore Enrico II, quello che aveva fatto Bamberga, ove è sepolto, la sua capitale, entra a Bergamo dove viene accolto con grandissimi onori dalla cittadinanza, dal vescovo Reginfredo e dall’Arcivescovo di Milano, Arnolfo II, che presta il giuramento di fedeltà, prima di incoronarlo Re d’Italia.
Solo dopo oltre un secolo, Bergamo, stanca del passaggio di truppe devastanti, fu l’animatrice (1167) della Lega Lombarda che sconfisse l’esercito imperiale di Federico Barbarossa (colui che nel 1157 aggiunse il termine "sacro" al consueto "impero romano") ma già nel 1184 si riconciliò con esso restando poi, più o meno, fedele all’impero nei secoli successivi. Secoli che videro svilupparsi, in un tremendo crescendo, gli scontri, anche fratricidi, in tutta Europa tra guelfi e ghibellini.
Qui bisogna ricordare che, inerente la nostra storia, anche un'altra piccola comunità italiana, costituitasi per tradizione nel 421, era cresciuta e aveva ottenuto da Carlo Magno nell’806 una piena autonomia (grazie al suo appoggio contro l’imperatore bizantino) riuscendo a mantenerla e poi allargando enormemente i suoi possedimenti, per quasi 14 secoli (1797). Era Venezia e fu essa che, a partire dal 1428, portò Bergamo fuori da quella sanguinosa faida suddetta e anche dalla comune influenza dell’Impero.
Le due città vi si ritrovarono dal 1814 al 1861 quando, dopo la Restaurazione, il Lombardo-Veneto rientrò nell’impero degli Asburgo, la casata che, prima di divenire imperiale, era succeduta a quella dei Babenberg che, originari di Bamberga, avevano reso l’Austria una potenza europea nel XIII secolo.
Ma facciamo parlare un po' le immagini....

BambergaBergamo

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BAMBERGA nel Medioevo

BERGAMO nel Medioevo
00 Bergamo medievale -ridotto

BAMBERGA nel Rinascimento00b Bamberga - 1500 ca - BN

Bergamo nel Rinascimento00b Bergamo rinascimento

... e le loro relative mappe

...entrambe con Monumenti a iosa e Tombe illustri

- Enrico II° di Baviera (unico Imperatore santo)                       - Bartolomeo Colleoni

...e qui di seguito vengono proposte alcune immagini delle due città... in alcune di esse, a prima vista, risulta in alcuni casi perfino difficile stabilire di quale delle due si tratta!!
                              BAMBERGA                                                  BERGAMO

...con Castelli dominanti

     Altenburg                                                  San Vigilio

...e scorci incantevoli

...con viste dalle fortificazioni


...e grandi panorami sulla città





...con scenari stupefacenti






...e bagnate da acque importanti

...e freschi ristori estivi



..le Università ricercate e frequentatissime

 

e in anni recenti, nello sport a livello europeo, la parte del LEONE (nel basket maschile l'una e nel volley femminile l'altra) entrambe con magliette rosse!!

...ed ecco perchè Bam - Berg - Amo!!!

- Nel Nome c'è la comune radice BERG (montagna) e nel sangue gli abitanti portano le loro origini montanare e agricole.
- Dimensionali: sono città di piccole dimensioni con un tipo di vita, esigenze, problemi e soluzioni che dovrebbero quindi essere analoghe.
- Geografiche : - Bamberga è nata su 7 colline (era chiamata “la Roma tedesca”) - Bergamo Alta è costruita su 7 colline. Si trovano entrambe a ca 250 metri s.l.m. e con la differenza di un solo meridiano.
- Strutturali : hanno un centro storico antico e ben conservato, con una divisione (decisamente più netta a Bergamo) tra la parte collinare (più nobile ed ecclesiale) e la parte al piano (agricola e commerciale) ed inoltre hanno un castello alle spalle su di un colle dominante.
- Storiche : hanno subito entrambe, in periodi simili, fasti (in questo caso, molto meno Bergamo), guerre, pestilenze, invasioni ed in entrambe gli abitanti dimostrano molto interesse alle loro radici. In due diversi, brevi, periodi storici del '900, furono entrambe chiamate a stampare banconate nazionali e ora, per loro eredità storiche, sono inserite nell'elenco dei beni mondiali dell'Unesco.
- Culturali : Università, biblioteca, orchestra e teatri (a Bergamo manca l’Osservatorio Astronomico). Ed in entrambe gli abitanti sono molto affezionati e orgogliosi della loro città e cultura e delle personalità che vi sono cresciute. E, perché no, in entrambe i cittadini usano un dialetto piuttosto ostico al resto della nazione.
- Religiose : Profonda radice cattolica. Il Santuario dei 14 Santi, a pochi chilometri dalla città, costruito in seguito ad una apparizione nel 1445, ricorda il bergamasco Santuario di Caravaggio.
- Imprenditoriali : il lungo elenco delle industrie (piccole – medie imprese numerose in entrambi i circondari), degli artigiani, del commercio e financo degli ortolani.
- ecc., ecc., ecc...
- ...ed eccole qui, inserite nella grande mappa europea: Mittel-Europa e Mittel-Padania


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Nota di grande ammirazione per gli abitanti di Bamberg
per quanto riportato da una rivista negli anni '90: "All'inizio degli anni Sessanta la capitale ufficiosa di Carlo Magno stava per dire addio al suo centro storico, poiché appariva molto più facile buttar giù le vecchie case e sostituirle con una foresta di palazzi in vetro e cemento armato.
Quando i cittadini preoccupati lanciarono l'allarme, le ruspe avevano fatto alla vecchia Bamberga più danni dei bombardamenti. «La nostra antica città è come un braccialetto tempestato di gemme» mi disse il dottor Victor Harth, un medico del posto. “Se ne distruggiamo una parte, la distruggiamo tutta. Anche le piccole pietre preziose sono importanti per l'effetto generale del disegno”.
In qualità di presidente della Società per la Protezione dell'Antica Città di Bamberga, Harth cominciò a organizzare dibattiti, vendite e concerti di beneficenza, e inoltre istituì squadre di «sorveglianti» con il compito di scoprire tempestivamente eventuali segni di deterioramento o, peggio ancora, progetti di «riordino» urbanistico incombente. I membri della sua società mandarono lettere circolari ai proprietari delle vecchie abitazioni, dipinsero i nomi originali su molti edifici storici e crearono un fondo al quale attingere quando bisognava effettuare piccoli lavori e riparazioni. Stabilirono anche premi per le migliori proposte di restauro.
In breve la conservazione dei monumenti storici divenne il principale interesse di Bamberga. Nei primi tempi i finanziamenti arrivarono a rilento, ma, successivamente, lo stato, la regione e le autorità locali cominciarono a spendere ogni anno a questo scopo più di 6 miliardi di lire che, aggiunti ai contributi che giunsero da fondazioni private e religiose, salirono a quasi 12 miliardi. Già a metà degli anni ’80 meno della metà dei 1400 edifici di Bamberga con un'anzianità superiore ai due secoli aveva ancora bisogno di restauri.
Ma i lavori di rinnovamento possono significare considerevoli sacrifici finanziari per il singolo proprietario. Wolfgang Wunsch, maestro di cappella alla cattedrale, ha speso circa 215 milioni di lire per rimettere a posto una casa in stile tardo-gotico vecchia di 600 anni da lui comprata per un' inezia negli anni ‘70. «Era sulla strada che facevo per andare al lavoro» mi disse Wunsch «e, benché fosse disabitata e cadente me ne innamorai a prima vista.» Il fondo di assistenza creato da Harth gli mise a disposizione mezzo miliardo di lire. Oggi la casa a quattro piani, vista sul fiume, balconi di legno è una delle più graziose di tutta Bamberga. «Mi ci vorranno altri 20 anni per ultimare i lavori e 30 per pagare ipoteche e interessi» disse Wunsch «ma ne valeva la pena.»
I bamberghesi che hanno attinto al fondo sono stati più di 800. «Ma è giusto dire che ne ha beneficiato anche il resto della comunità» dice Harth. «Molto più alti sono i costi sociali di abitazioni brulle e anonime dove la gente vive come dentro scatole di sardine. Lo spirito umano ha fame di bellezza quanto il corpo ne ha di cibo, e una comunità reagisce in maniera positiva al fatto di vivere in un contesto esteticamente gradevole.» Un sondaggio compiuto negli anni ‘80 da un settimanale rilevava che i cittadini più felici della Germania Occidentale erano proprio gli abitanti di Bamberga."
Mentre ancora nell'aria risuonano a Bergamo, purtroppo, le parole udite a una recente conferenza dell'antico Ateneo di Scienze, Lettere e Arti: "... a Bergamo c'è tanta storia dietro ogni dimora, lungo le strade, nel verde nascosto dietro i muri. Quello che è stato affermato nel secolo scorso e non è più stato messo in discussione, come se fosse verità di fede, ci ha condotto a tante scelte improprie, ingiustificate, i cui risultati sono in sostanza negativi per la vita della nostra comunità e la sensazione è di "una città tradita e svenduta, che rischia di diventare tutta una periferia, piena di scatoloni vuoti".

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Città tedesca (e non solo)…
Città della Cultura e prima città industriale dell’Alta Franconia, la "kleine Venedig"....
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...e che è anche un Cognome italiano.
Non certo tra i più diffusi ma è il richiamo alla storica città che lo rende “importante”...
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